CICLISMO A LUNGA DISTANZA
Bimobis anello ciclistico (con variazioni)
3 tappe
140 km
DESCRIZIONE
Tolmin – Nova Gorica – Cividale del Friuli / Čedad – Tolmin
Il percorso ciclistico attraversa una delle zone più belle della Slovenia. La parte settentrionale e quella orientale della zona coprono la regione alpina con ripide montagne, profonde vallate e splendidi fiumi color smeraldo, mentre la parte occidentale copre montagne e creste montuose come il Matajur o il Monte Kolovrat, con viste panoramiche mozzafiato e pendii occidentali che scendono lentamente verso le pianure della Val Natisone / Nadiške doline. La parte meridionale della zona offre percorsi ciclistici verso vari altipiani con viste mozzafiato sulle Alpi e persino sul mar Adriatico, ma potete anche divertirvi pedalando tranquillamente tra i vigneti del Brda / Collio sloveno.
La logica conseguenza dei confini aperti, ha permesso di poter fruire di alcuni tour in bicicletta che si estendono anche nel territorio italiano, consentendo ai ciclisti di provare a confrontare nello stesso giorno il caffè sloveno e quello italiano, di visitare bellissime città storiche come Cividale del Friuli / Čedad e di gustare il vero gelato italiano.
GALLERIA





















ITINERARIO
Tappa 1
Tolmin – Nova Gorica
LUNGHEZZA
40 km
Salita
560 m
Discesa
650 m
asfalto
88 %
sterrato
12 %
TIPO DI PERCORSO
CICLISMO A LUNGA DISTANZA
DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO
MEDIA
ATTIVITA
CICLOTURISMO
STERRATO

Descrizione della tappa
Quando il fiume Soča / Isonzo si calma
La valle del Tolminka fa parte dell’area protetta del Parco Nazionale del Triglav, e vicino all’ingresso meridionale del parco, nei pressi di Tolmin, si trova il punto di confluenza di due fiumi, uno dei quali crea le pittoresche Gole di Tolmin. In bicicletta si può raggiungere uno dei più belli monumenti della Prima Guerra Mondiale, la chiesetta commemorativa di San Spirito a Javorca. Lungo il percorso, si può anche assaporare il formaggio locale Tolminc e la ricotta.
Alla confluenza della Soča / Isonzo e della Tolminka si lascia Tolmin, nei mesi estivi teatro di numerosi festival, e si continua lungo il sentiero ciclabile che costeggia il lago di Most na Soči. Il paese, situato su un promontorio tra la Soča / Isonzo e l’Idrijca, è uno dei più importanti siti archeologici, lungo le rive del lago invece si sviluppano sentieri ideali per passeggiate. Nel paese si svolta sulla strada secondaria che conduce verso Tolminski Lom e si attraversa il fiume Idrijca, dove si raggiunge la diramazione con il collegamento ciclabile lungo il fiume. Dopo una breve ma ripida salita si raggiunge la frazione di Drobočnik, si procede poi svoltando a destra per un terrazzamento che si protende sul lago, proseguendo in direzione di Gorenji Log. Segue un tratto un po’ più impegnativo del tracciato che dapprima si snoda attraverso la gola del torrente Vogršček, passa davanti alla grotta Babja jama ed arriva fino ad Avče, dove l’itinerario si snoda con un continuo saliscendi per una stretta carreggiata. Segue una leggera discesa su strada fino a Kanal, cittadina medievale nel cuore della Valle della Soča / Isonzo, con la contrada, una piazza con pavimentazione lapidea, circondata da edifici strettamente addensati sopra la Soča / Isonzo. A questo punto si passa oltre il ponte di pietra, che s’inarca sopra gli alvei dell’Isonzo, simbolo di questa cittadina pittoresca, e si continua sulla sponda destra del fiume fino a Solkan.
In seguito il tracciato si snoda sulla strada locale attraverso le frazioni di Gorenja vas, Anhovo, Ložice e Plave. Presso il ponte sulla Soča / Isonzo a Plave si svolta a sinistra in direzione di Prelesje, si scende fino al fiume, dove si continua sulla pista ciclabile lungo le rive del bacino di accumulo fino al ponte di Solkan, da dove si apre un bellissimo panorama sul monte Santo. Davanti al nuovo ponte di Solkan si passa vicino al vecchio ponte ferroviario con l’arco in pietra più grande al mondo, costeggiando già da Most na Soči la linea ferroviaria che un tempo collegava Vienna con Trieste. Immediatamente dopo Solkan il fiume limpido attraversa il confine e prende il nome italiano di Isonzo / Soča. Lasciati alle spalle il mondo alpino e prealpino, si attraversa Gorizia / Gorica sulla strada verso il Collio / Brda. Lungo le strette vie di Solkan, che a differenza di Nova Gorica è uno dei paesi più antichi dell’Isontino, si raggiunge Nova Gorica – una città vivace dal clima mite, sorta come alternativa a Gorizia / Gorica, che dopo la seconda guerra mondiale era rimasta dalla parte italiana del confine. Si attraversa Nova Gorica, costruita con il concetto di diventare una città-giardino, lungo una delle strade che si aprono come un ventaglio, partendo dalla stazione ferroviaria. Attraversando la città delle rose, conosciuta per il suo prezioso patrimonio di aree verdi, lungo la via Erjavčeva con il viale dei personaggi illustri si raggiunge la Piazza della Transalpina / Trg Evrope e la stazione ferroviaria con la sede del museo Kolodvor.
Non lontano si erge il Monastero francescano di Kostanjevica, dove riposano gli ultimi discendenti della dinastia reale dei Borbone di Francia. Attraversato il confine in via Erjavčeva si può decidere di visitare il centro città, svoltando all’incrocio successivo in direzione del centro, dove Gorizia / Gorica, a differenza della sorella minore, sorprende con numerosi monumenti storici.
Grazie al clima mite e al fascino degli innumerevoli parchi, la città ben presto venne chiamata Nizza austriaca. Si continua a pedalare fino alla piazza più grande della città, Piazza Grande o Travnik, e la più tipica via per lo shopping, la Via Rastello / Raštel, che conduce verso un’altrettanto importante piazza Cavour ed il castello che sormonta la città. Uscendo dalla città si imbocca la strada in direzione di San Floriano del Collio / Števerjan, si attraversa l’Isonzo / Soča sul ponte di Piuma / Pevma e si costeggia il Parco di Piuma-Isonzo / Pevma-Soča che si distende sulle rive del fiume.



Tappa 2
Nova Gorica – Cividale del Friuli / Čedad
LUNGHEZZA
55 km
Salita
860 m
Discesa
820 m
asfalto
89 %
sterrato
11 %
TIPO DI PERCORSO
CICLISMO A LUNGA DISTANZA
DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO
MEDIA
ATTIVITA
CICLOTURISMO
STERRATO

Descrizione della tappa
Strade del vino del Collio / Brda
Dopo aver visitato Gorizia / Gorica e Nova Gorica si attraversa l’Isonzo / Soča e si procede sul territorio italiano lungo i margini meridionali di Brda – Collio, area non più separata dal confine di stato, oggi sinonimo di un paesaggio collinare con tipici paesi che si ergono sui rilievi circostanti. Passato il ponte di Piuma / Pevma, uno dei ponti sull’Isonzo più antichi, importante anche per gli abitanti delle pendici di Brda (il Collio sloveno), si svolta a sinistra e ancora una volta per dirigersi verso San Floriano del Collio / Števerjan. Durante la salita si svolta nella frazione di Bucuie / Bukovje attraverso Valerisce / Valerišče verso l’abitato di Giasbana / Jazbine, e dopo una breve discesa attraverso i vigneti ed il confine di stato si svolta a destra in collina, dove si prosegue costeggiando Gornje e Dolnje Cerovo. Nella frazione di Vipolže si può decidere per una variante più facile del percorso che porta verso Cividale del Friuli / Čedad in direzione di Dobrovo e Plešivo. Il tratto attraverso Brda, dove si possono assaggiare vini eccellenti e piatti prelibati, comincia passando davanti al castello di Vipolže, dove il percorso si snoda su strade strette attraverso pittoreschi paesini, raggiungibili con ripide salite.
Nel vicino paese, Gonjače, si apre in cima alla torre un meraviglioso panorama su tutte le direzioni, lasciando correre lo sguardo dalle Dolomiti fino al Golfo di Trieste. Segue il bivio, dove si svolta per Plave, a Vrhovlje invece si lascia la strada principale per dirigersi verso Lig-Korada. Raggiunto il punto più alto del Collio sloveno, si svolta di nuovo a sinistra verso Višnjevik, noto come la culla della Ribolla. Segue la discesa attraverso i paesi di Krasno, Višnjevik, Drnovk per arrivare a Dobrovo, il cuore della regione vitivinicola, dove passando vicino all’imponente castello si prosegue per Medana, un pittoresco paese con numerosi e rinomati vignaioli. Si riscende vicino a Ceglo e attraversato il confine di stato a Plešivo, si svolta a destra verso Corno di Rosazzo, dove inizia il tratto dell’itinerario che si snoda attraverso i Colli orientali del Friuli. Avvicinandosi a Cividale del Friuli / Čedad da sud si possono ammirare le distese di vigneti. A Plešivo si può decidere di visitare anche la vicina Cormons, altrimenti a sud si raggiunge dapprima il parco di Plešivo ed il colle con il paese ed il castello di Ruttars / Rutarji, sotto il quale si oltrepassa il fiume Judrio / Idrija. Attraverso i campi su strade secondarie tra le frazioni di Gallo e Gramogliano si supera Corno di Rosazzo, dove si risale per il Monte San Biagio e si supera l’ultima salita prima di Cividale del Friuli / Čedad. Si scende nel parco del Bosco Romagno, il cui nome ha origini longobarde, che rivestì nel corso dei secoli un’importanza strategica; oggi, grazie ai prati e numerose specie arboree, è il posto ideale per una sosta.
Dall’entrata settentrionale del parco l’itinerario si snoda attraverso l’area pianeggiante di Spessa, tra campi di grano e vigneti, parallelamente alla strada principale Corno-Cividale. Tra la chiesa di Spessa e Gagliano si prosegue sul percorso ciclistico che si snoda tra zone pianeggianti, vigneti, frutteti, uliveti e campi di grano. In direzione di Prepotto gli innumerevoli filari di vigne accompagnano il profilo dell’intreccio infinito di colli e versanti, mentre sulla sinistra si intravede il castello e la cantina di Rocca Bernarda. Da Gagliano si prosegue su strade secondarie fino all’abitato di Rualis, dove ci si ricollega alla strada principale e dal quale si entra a Cividale del Friuli / Čedad, pedalando lungo il fiume di Natisone / Nadiža.



Tappa 3
Cividale del Friuli / Čedad – Tolmin
LUNGHEZZA
45 km
Salita
560 m
Discesa
490 m
asfalto
85 %
sterrato
15 %
TIPO DI PERCORSO
CICLISMO A LUNGA DISTANZA
DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO
FACILE
ATTIVITA
CICLOTURISMO
STERRATO

Descrizione della tappa
Lungo due fiumi smeraldi
Lungo la strada principale che arriva dalle Valli del Natisone / Nadiške doline e che collega Cividale / Čedad con la Valle dell’Isonzo / Soča, si procede lungo il fiume Natisone / Nadiža e si costeggia Monte Matajur che domina nell’area, i due simboli della Slavia Veneta / Benečija, sulla destra invece si scorge il santuario della Beata Vergine di Castelmonte / Stara Gora. Si procede controcorrente lungo il più corto ed il più caldo dei due fiumi dalle acque smeraldine, che accompagneranno i ciclisti durante l’intero tracciato, facendo l’occhiolino agli amanti del bagno. La segnaletica locale rivela che si tratta di un territorio bilingue, dove vive una comunità slovena. Ad eccezione di alcuni tratti molto brevi, il percorso è perlopiù pianeggiante, visto che non si allontana mai dai due corsi d’acqua. Il tratto intorno all’ex confine di stato nella stretta tra Mija e Matajur è un’area poco popolata, ma spicca però per le sue estese superfici boschive e la ricca fauna selvaggia. Nei villaggi più in quota, che hanno risentito dei flussi migratori verso le città, oggi si festeggia ancora il cosiddetto »burnjak«, la festa delle castagne. Dal centro storico di Cividale / Čedad si ripercorre la pista ciclabile lungo la riva sinistra del Natisone / Nadiža fino alla frazione Pri Mostu, dove si passa sulla riva opposta e si prosegue attraverso gli abitati di Vernasso Basso / Dolenji Barnas, Spagnut / Španjud, Biacis / Bijače e Lasiz / Laze, ai quali si unisce il collegamento attraverso Breginjski kot con la diramazione per la Grotta di San Giovanni d’Antro / Landarska jama. Sulla riva opposta si trova San Pietro al Natisone / Špeter che grazie alla scuola bilingue ed al museo è il centro culturale della Slavia Veneta / Benečija. Per attraversare l’ex confine di stato a Stupizza / Robič si deve svoltare sulla strada principale presso l’abitato di Loch / Log. La tratta Cividale del Friuli / Čedad e Kobarid tempo fa era collegata da una linea ferroviaria, poi dismessa. Del tracciato oggi, oltre la stazione a Stupizza / Štupica, rimangono solo poche tracce.
Dopo pochi chilometri si lascia alle spalle la Bassa Friulana per trovare rifugio alle pendici delle alte vette alpine, con il Matajur ed il Krn sullo sfondo che fanno da segnavia. Dalla parte slovena, davanti alla frazione di Robič, si raggiungono i tonfani del Nadiža / Natisone, luogo ideale per un bagno, dopo il villaggio invece si svolta dalla strada principale sul sentiero attraverso la zona umida di Kobariško blato.
In questo punto si lascia il Nadiža / Natisone dopo averlo attraversato, ci si stringe alle pendici del Matajur, si attraversano i paesi di Sužid e Svino, percorrendo una comoda strada sterrata per ritrovare la Soča /Isonzo a Kobarid. Quest’ultimo con la sua famosa veduta sulla chiesa di Sant’ Antonio e sull’Ossario italiano con il Monte Krn sullo sfondo invita già da lontano ad una meritata sosta. Anche i paesi alle pendici del monte Krn o l’alta Valle dell’Isonzo meritano sicuramente una visita, che si può iniziare presso il ponte di Napoleone nella stretta della Soča /Isonzo. Il percorso costeggia il corso del fiume fino a Tolmin, passando attraversando i paesi sulla sua riva sinistra.
Sulla strada attraverso la frazione di Ladra si apre la vista sulla catena montuosa del Krn, stretti da una parte anche dalla cresta del Kolovrat, luogo di cruenti battaglie del fronte dell’Isonzo durante la Grande Guerra. Nel paese si può decidere per la breve salita e visitare la chiesa di San Lorenzo con la tomba del poeta Simon Gregorčič , che regala anche un meraviglioso panorama sulla Soča / Isonzo. Di seguito si costeggia il fiume, si attraversa i paesi di Kamno e Volarje, nella frazione di Gabrje invece si può svoltare sul tracciato del sentiero escursionistico Alpe-Adria. Prima di arrivare a Tolmin, sovrastato dai resti del castello, con una breve deviazione, svoltando a Dolje a sinistra verso Zatolmin, si può visitare gli alvei della Tolminka. Dagli alvei ci si dirige dritto verso Tolmin, passando vicino al cimitero della Grande Guerra a Loče, pedalando su una parte dell’anello che cinge la città.



VARIAZIONE
Breginjski kot
LUNGHEZZA
41 km
Salita
1080 m
Discesa
1110 m
asfalto
100 %
sterrato
0 %
TIPO DI PERCORSO
CICLISMO A LUNGA DISTANZA
DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO
DIFFICILE
ATTIVITA
CICLOTURISMO
percorso stradale

Descrizione della tappa
Lungo il limite estremo della Slovenia
Il collegamento alternativo alla fondovalle tra Kobarid e San Pietro al Natisone / Špeter conduce a Breginjski kot, che dopo la caduta dei confini si era aperto verso le Valli del Natisone / Nadiške doline. Ai piedi del monte Stol si comincia a salire lentamente attraverso diversi villaggi fino a Breginj, un tempo gioiello architettonico della Slavia Veneta / Benečija, di cui oggi, a causa del terremoto del 1976, si è conservato solo il piccolo centro storico del paese. Oltre ad attraversare Robidišče, il villaggio posto più a occidente della Slovenia, a Breginj si può decidere anche per una variante più lunga, che passa attraverso il villaggio di Prossenicco / Prosnid. Nel primo caso si scende fino al ponte sul Natisone / Nadiža attraverso il villaggio di Logje, da cui numerosi alvei pittoreschi del Natisone / Nadiža ci separano dal ponte di Napoleone ed i tonfani ideali per fare un bagno. Il sentiero lungo il Natisone / Nadiža attraverso il villaggio di Podbela fino a Robič è una scelta ideale per coloro che vogliono ritornare a Kobarid, per gli altri invece c’è una salita su un tratto terrazzato con il villaggio fuorimano di Robidišče. Quest’ultimo è stato tagliato fuori dalla sua regione nativa, la Slavia Veneta, ma nonostante tutte le difficoltà, è riuscito a preservare l’autentica architettura veneta con la tipica cucina nera. Si continua a pedalare fino alla sella sopra Canebola / Čenebola con la cappella ed il monumento. Anche nel caso della variante più lunga si raggiunge la summenzionata sella, ma in questo caso da Breginj, la strada prima si dirige fino all’ex valico di confine e poi attraversa il ponte sul Natisone / Nadiža. Si continua attraversando il villaggio di Prossenicco / Prosnid, dapprima in direzione di Attimis, poi si mantiene la sinistra sopra Faedis, al margine estremo dell’altopiano della Slavia Veneta / Benečija, che offre una vista spettacolare sulla pianura friulana. Dopo aver fatto un giro attorno alla vetta del Ioanaz / Ivanac, si scende verso il Natisone / Nadiža passando vicino alla Grotta di San Giovanni d’Antro / Landarska jama.



VARIAZIONE
Kobarid – Kolovrat – Šmartno
LUNGHEZZA
49 km
Salita
1380 m
Discesa
1370 m
asfalto
100 %
sterrato
0 %
TIPO DI PERCORSO
CICLISMO A LUNGA DISTANZA
DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO
DIFFICILE
ATTIVITA
CICLOTURISMO
percorso stradale

Descrizione della tappa
Lungo la strada del crinale dalle Alpi al Mediterraneo
Nonostante il tratto in salita più impegnativo che porta sul crinale del Kolovrat che sovrasta la Soča / Isonzo, il percorso è adatto a tutti i ciclisti, che abbiano un minimo di allenamento. Infatti dalla cima del Kolovrat non resta altro che una lunga e lenta discesa verso Brda, il Collio sloveno, che rappresenta un vero e proprio passaggio fisico e culturale dalla valle alpina alla regione vinicola.
Dopo la salita iniziale, la dorsale non rappresenta alcuna difficoltà per i ciclisti, inoltre il percorso non presenta problemi di orientamento, perciò è possibile godersi la vista spettacolare sulle Alpi Giulie sullo sfondo, ed il mare che si apre alloro sguardo davanti.
Da Kobarid sino ai piedi della salita si sceglie l’itinerario storico di Idrsko. Qui comincia la strada ripida verso il paese di Livek e la seconda parte dell’ascesa, che costeggia il paese di Livške Ravne itinerario più piacevole, ma che non offre alcuna possibilità di tirare il fiato. Un’ottima occasione per riposarsi è la visita al museo all’aperto, che si trova nel punto dove la dorsale comincia a scendere. I resti di postazioni militari italiane insieme ai panorami spettacolari e l’eccezionale biodiversità rappresentano un ottimo intrattenimento, anche se qualcosa di magico spinge le bici avanti verso sud. Brda sono ancora piuttosto distanti, ma il percorso in leggera discesa con tratti pianeggianti è facile da superare, ad accezione di un breve tratto sotto il Monte Korada. La terra dei castagni, accompagnati sulla sinistra dalla Soča / Isonzo e sulla destra dalla Idrija / Judrio, il fiume di confine, con il paese di Lig, sovrastato dal Santuario di Marijino Celje, da dove lo sguardo si apre sugli altri due santuari, è un posto più che perfetto per l’ultima sosta prima di arrivare a Brda.
La vetta del Monte Korada vela la vista su Brda a sud, ma lasciandolo alle spalle si arriva letteralmente in mezzo ai terrazzamenti soleggiati di Brda, con magari una sosta nell’idilliaco paese di Šmartno.



VARIAZIONE
Čepovanski dol – Trnovski gozd
LUNGHEZZA
42 km
Salita
970 m
Discesa
1040 m
asfalto
85 %
sterrato
15 %
TIPO DI PERCORSO
CICLISMO A LUNGA DISTANZA
DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO
DIFFICILE
ATTIVITA
CICLOTURISMO
STERRATO

Descrizione della tappa
Lungo la secca valle del fiume e attraverso la Foresta Dinarica
Un’alternativa valida al collegamento fondovalle sulla Soča / Isonzo è sicuramente il percorso in bici attraverso l’arida valle. Nei pressi della stazione ferroviaria di Most na Soči la strada si dirama in una salita ben sistemata che si erge sopra il torrente di Idrijca, dove attraverso la frazione di Vrata si entra nella valle di Čepovan. Prima di raggiungere il paese, al bivio si svolta per Trebuša, dove la strada continua in lieve discesa fino a Grgar – percorso indicato per chi pratica ciclismo su strada – e conduce a Nova Gorica. La discesa è breve, già a Čepovan si svolta verso una ripida salita sterrata che conduce all’altopiano di Trnovo ed al paese di Lokve, dove è possibile concedersi una prolungata pausa pranzo. Interessanti sono soprattutto i diversi piatti tipici a base di erbe aromatiche, fatti in casa. Lokve è il paese più alto dell’altipiano, dove l’aria calda del sud si sovrappone a quella fresca delle Prealpi.
A questo punto è possibile scegliere la variante più lunga fino a Trnovo: prosegue sul sentiero ciclistico attraverso Malo Lazno, costeggiando il giardino botanico in mezzo le foreste di abete rosso ed il belvedere a Krnica sopra la valle del Vipava. Degna di menzione è la strada di collegamento con Vojsko, lungo la quale si può visitare la celebre Grande grotta del ghiaccio, che si snoda sull’interessante crinale dell’altipiano del Kras / Carso, e passa anche davanti alla dolina carsica di Smrekova draga. Prima di scendere verso Nova Gorica, c’è ancora un tratto piacevole sulle strade boschive attraverso la selva di Trnovo e le frazioni di Voglarji, Podgozd e Sedovec. Perciò subito dopo il paese di Lokve si svolta dalla strada principale a destra per il sentiero boschivo per Trnovo. Alla strada principale ci si ricollega per un breve tratto davanti alla frazione di Ravnica, che nella Grande Guerra faceva parte delle retrovie. Sotto Ravnica comincia la discesa che in numerosi tornanti raggiunge la periferia di Nova Gorica.



VARIAZIONE
Dobrovo – Castelmonte / Stara Gora – Cividale del Friuli /Čedad
LUNGHEZZA
37 km
Salita
910 m
Discesa
890 m
asfalto
61 %
sterrato
39 %
TIPO DI PERCORSO
CICLISMO A LUNGA DISTANZA
DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO
DIFFICILE
ATTIVITA
CICLOTURISMO
STERRATO

Descrizione della tappa
Nel remoto mondo del fiume di confine
Dal centro del Collio sloveno, Brda, ci si dirige verso nord a Kožbanski kot salendo lungo il crinale verso Korada, dove appena sotto la vetta si scende nella valle del Judrio. Segue un tratto pianeggiante costeggiando il fiume di confine sotto il Kolovrat fino alla sua foce, attraverso abitati e casolari abbandonati, su un territorio demograficamente a rischio. Passato il fiume e l’ex confine di stato nella frazione di Mišček l’itinerario si collega al percorso ciclistico tematico dei tre santuari con il quale si sale a Castelmonte / Stara Gora.
Tutti e tre i santuari mariani nei dintorni sono mete di pellegrinaggio molto frequentate, tra le quali spicca Castelmonte / Stara Gora con la sua eccezionale struttura architettonica a forma di rocca. Nel cuore delle Valli del Natisone / Nadiške doline si può godere di incantevoli belvederi sulla Slavia Veneta / Benečija e su Cividale del Friuli / Čedad, dalle quali ci separa solo la discesa lungo il sentiero escursionistico Alpe-Adria.
Da Dobrovo ci si dirige verso il valico confinario di Neblo, ma nel villaggio si svolta a destra procedendo lungo il torrente Kožbanjšček, dapprima in fondovalle, dopo costeggiando Hlevnik e Vrhovlje, a Kožbana si risale sul crinale e superato il villaggio di Senik, si scende a Golo Brdo.
Rimanendo sul territorio sloveno si procede in bici sulla strada sterrata che si snoda sulla sponda destra del torrente Judrio / Idrija fino alla frazione di Mišček. Subito dopo il ponte si svolta a sinistra e si procede fino alla prima frazione, dove si svolta a destra su una salita piuttosto impegnativa, dapprima asfaltata e dopo sterrata, si attraversa Prepotischis / Prapotišča, passando davanti alla chiesa dei Tre Re Magi. Si arriva così subito sotto il santuario di Castelmonte / Stara Gora, dove comincia la discesa sulla strada sterrata verso il paese di Purgessimo / Prešnje, a breve distanza da Cividale del Friuli / Čedad, che poi si dirama a destra dalla strada principale poco più in basso. Si prosegue dritti attraverso Purgessimo / Prešnje ed attraversata la strada principale per Cividale del Friuli / Čedad, si ritorna sul sentiero lungo il Natisone / Nadiža.


